Sistemi antitaccheggio per negozi: i rischi per le profumerie

da | Apr 17, 2018 | Consigli

[vc_row][vc_column][vc_column_text]La protezione dal furto in negozio non è uguale per tutte le merci perché, tra le tecnologie in campo, quelle adatte per alcuni oggetti si rivelano inapplicabili o poco affidabili con altri.

Un caso particolare è l’antitaccheggio per liquidi richiesto nelle profumerie, dove la protezione dal furto assume una certa importanza: in virtù degli elevati costi di essenze e profumi (una boccetta da 100 ml può superare i 200 euro!), la “perdita” giornaliera di prodotti può comportare un consistente danno economico.

 

Grazie all’utilizzo di specifici sistemi antitaccheggio, si può provvedere a mettere in sicurezza anche gli oggetti più piccoli, solitamente presi maggiormente di mira per la facilità con cui possono essere nascosti, in tasca o sotto una giacca.

Le principali tecnologie in campo per la protezione nei negozi consistono nelle barriere antitaccheggio che funzionano tutte basandosi sull’induzione elettromagnetica, ovvero sull’irradiazione di un campo elettromagnetico variabile di diversa frequenza e sul rilevamento della reazione all’introduzione dell’etichetta o del tag (placca) antitaccheggio nello spazio controllato.

 

Il modo in cui avviene questo rilevamento rende un sistema più o meno adatto a una certa merce, in funzione dell’interazione che potrebbe verificarsi con il materiale da cui essa è composta.

I liquidi e le sostanze cremose pongono alcuni problemi particolari derivanti dalla loro natura e dal comportamento nei riguardi del campo elettromagnetico, che potrebbero disturbare il rilevamento di un’etichetta antitaccheggio da parte dei tradizionali sistemi RF.

Il sistema AM è invece più utilizzato per proteggere articoli di farmacie e profumerie, in virtù del principio di funzionamento che lo rende più sensibile e meno soggetto a questi fenomeni di detuning.

Come funziona il sistema Acusto-Magnetico

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Si tratta della tecnologia antitaccheggio, preferita in molti settori merceologici, basata su dispositivi da applicare alle merci da proteggere che sono semplici, economici e leggeri.

I sistemi antitaccheggio a tecnologia Acusto-Magnetica (AM) sfruttano il fenomeno fisico di magnetostrizione che consiste nella deformazione di una parte metallica introdotta nelle linee di forza di un campo elettromagnetico (quando il metallo è ferromagnetico, ossia si comporta similmente al ferro).

Tale condizione e la modalità di somministrazione del campo elettromagnetico da parte del sistema fanno la differenza nella capacità di rilevare accessori antitaccheggio applicati a merci contenenti liquido o superfici metallizzate quali le confezioni dei profumi.

 

Per rilevare la presenza dell’etichetta o del tag, i sistemi antitaccheggio che sfruttano la tecnologia Acusto-Magnetica (AM) generano un segnale elettrico a 58 kHz pulsato a bassa frequenza, intervallandolo 60-90 volte al secondo con periodi di assenza di segnale; il segnale viene generato da un’antenna trasmittente posta a un lato del varco e viene interpretato dall’antenna ricevente posta sul lato opposto del passaggio.

 

Quando un’etichetta antitaccheggio (di solito si tratta di striscette spesse in plastica bianca contenenti due sottili lamelle di ferro) passa nello spazio tra le due antenne, il campo elettromagnetico pulsante determina una deformazione ritmica delle lamelle al suo interno che genera quindi un segnale di disturbo che produrrà un allarme.

 

Questo metodo di funzionamento rende possibile distinguere con facilità l’introduzione del tag tra le antenne del sistema antitaccheggio, scartando oggetti estranei.

 

Protezione dei profumi

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Grazie alla selettività che li contraddistingue, i sistemi antitaccheggio AM si prestano al rilevamento anche di tag molto piccoli, ad esempio quelli applicati ad articoli di profumeria, a boccette contenenti liquidi o a piccoli contenitori.

 

La tecnologia AM è più indicata perché in essa il ricevitore va a rilevare non il carico statico sul circuito elettromagnetico, ma una variazione dinamica e una certa frequenza; quindi individua il tag scartando l’assorbimento di energia dovuto al liquido o alle parti metalliche dell’oggetto da proteggere, che è costante nel tempo.

Inoltre, alla bassissima frequenza del campo elettromagnetico eccitatore, i fenomeni legati alle correnti parassite e al carico che esse producono sono minimi rispetto a quelli che potrebbero verificarsi in sistemi antitaccheggio a radiofrequenza. Ne consegue che l’immunità al disturbo in caso di protezione di liquidi e oggetti con parti in metallo è molto più elevata che negli altri sistemi.

 

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